Ho deciso di aprire un blog, l'ho deciso un paio d'anni fa, senza rendermi conto del "mondo" a cui mi stavo affacciando.
L'ho aperto con tanto entusiasmo, senza sapere che sarebbe stato un percorso difficile ed impegnativo.
immagine tratta del web
Credevo, nella mia ingenuità di principiante blogger, che bastasse scrivere emozioni, raccontare vicende vissute, non sapevo che tutto questo avesse tempi e costi.
Non sapevo che avere un blog significa dover:
contare le visite giornaliere, mensili, annuali
scrivere per pubblicare il più spesso possibile
essere onnipresente sui social
diventare pubblic relation di se stessi
fare "amicizia" con il numero maggiore possibile di altri blogger
organizzare i futuri viaggi cercando mete di cui sia stato scritto il meno possibile...
etc..etc..
immagine tratta del web
Il blog che avevo in mente era un'altra cosa, ma mi sono fatta "trascinare" da tutto questo mio malgrado, e ci ho provato, ci ho creduto.
Ho imparato a fare cose che non sono propriamente nelle mie corde, tipo accedere al modello html
e andarlo a modificare,
Mi sono scervellata per ore per imparare a gestire il blog in modo un poco più professionale,
Ho passato intere serate a condividere e scambiare commenti su facebook per farmi conoscere,
Ho passato intere serate ignorando parole di mio marito seduto sulla poltrona di fianco perché "dovevo" essere presente sui social,
Ho passato interi sabati e domeniche a scrivere post per poter pubblicare spesso,
Mi sono levata tempo, tempo prezioso per me e per chi mi sta vicino.
Mi sono privata di momenti tutti miei come leggere un libro o farmi una passeggiata o starmene semplicemente senza far nulla per riposare mente e fisico.
immagine tratta del web
Mi sono privata di momenti con le persone che amo, rifiutando una domenica a zonzo con mia sorella o una cena in famiglia perché dovevo seguire il blog.
Grazie a chi mi ha seguito fino a qui e avrà ancora voglia di accompagnarmi in questa avventura, buona strada a chi non mi seguirà...
L'ho aperto con tanto entusiasmo, senza sapere che sarebbe stato un percorso difficile ed impegnativo.
immagine tratta del web
Credevo, nella mia ingenuità di principiante blogger, che bastasse scrivere emozioni, raccontare vicende vissute, non sapevo che tutto questo avesse tempi e costi.
Non sapevo che avere un blog significa dover:
contare le visite giornaliere, mensili, annuali
scrivere per pubblicare il più spesso possibile
essere onnipresente sui social
diventare pubblic relation di se stessi
fare "amicizia" con il numero maggiore possibile di altri blogger
organizzare i futuri viaggi cercando mete di cui sia stato scritto il meno possibile...
etc..etc..
immagine tratta del web
Il blog che avevo in mente era un'altra cosa, ma mi sono fatta "trascinare" da tutto questo mio malgrado, e ci ho provato, ci ho creduto.
Ho imparato a fare cose che non sono propriamente nelle mie corde, tipo accedere al modello html
e andarlo a modificare,
Mi sono scervellata per ore per imparare a gestire il blog in modo un poco più professionale,
Ho passato intere serate a condividere e scambiare commenti su facebook per farmi conoscere,
Ho passato intere serate ignorando parole di mio marito seduto sulla poltrona di fianco perché "dovevo" essere presente sui social,
Ho passato interi sabati e domeniche a scrivere post per poter pubblicare spesso,
Mi sono levata tempo, tempo prezioso per me e per chi mi sta vicino.
Mi sono privata di momenti tutti miei come leggere un libro o farmi una passeggiata o starmene semplicemente senza far nulla per riposare mente e fisico.
immagine tratta del web
Mi sono privata di momenti con le persone che amo, rifiutando una domenica a zonzo con mia sorella o una cena in famiglia perché dovevo seguire il blog.
E ora mi chiedo:
Tutto questo perché? Cosa è mai un blog?
Non è questo ciò che volevo e non mi piace quello che devo
spendere per avere un seguito.
Quindi da oggi dico stop, mi riapproprio del mio tempo e del
mio blog.
In realtà già da un paio di mesi ho levato il piede dall'acceleratore, in questo ultimo mese, poi, sono capitate cose che mi hanno
riaperto gli occhi, che mi hanno riportato alla mia famiglia.
Non ho avuto tempo per il blog, non ho nemmeno avuto tempo di
pensarci o di vedere se qualcuno se lo filava, le visite saranno crollate…e
allora? Allora chi se ne frega.
Signori blogger, se qualcuno di voi ha avuto un pallido,
pallidissimo timore che io potessi entrare nel circolo dei blogger “famosi”e
fargli le scarpine…può mettersi l’anima in pace, non ci entrerò mai.
Non ho più intenzione di seguire queste assurde regole, vivo
bene lo stesso, tornerò a scrivere per il piacere di farlo, esattamente come in
questo momento sto scrivendo per puro sfogo.
Tornerò la Bea Travel Planner dei primi tempi
Tornerò la Bea Travel Planner dei primi tempi
Scriverò le mie emozioni in viaggio, se saranno utili a qualcuno
bene, se non lo saranno avrò un diario da rileggere nei momenti in cui non
potrò viaggiare. Lo leggeranno gli amici e la mia famiglia, lo leggerà mio
marito e le mie amiche di chat che ogni volta si commuovono…pare che io sia
brava a far lacrimare la gente!
Nel percorso di questi due anni ho anche conosciuto delle belle persone che mi seguono perché apprezzano la Bea per quello che è e perché trovano piacevole il mio modo di scrivere, sono questi i followers che danno soddisfazione, è questo il seguito che aspiro ad avere.
Non sparirò completamente, ma non vivrò nemmeno con l'ansia da post, continuerò a scrivere col cuore e a condividere quando avrò qualcosa da raccontare.Grazie a chi mi ha seguito fino a qui e avrà ancora voglia di accompagnarmi in questa avventura, buona strada a chi non mi seguirà...