domenica 23 marzo 2014

Il mal d'Africa

Tanti ne hanno sentito parlare in molti ne soffriamo.
Cos'è il mal d'Africa? Non è facile spiegarlo, provate a chiedere ad un brasiliano di spiegarvi cos'è la Saudade...
Io sono, ahimè, vittima di due tipi di saudade, una per l'India ed una per l'Africa.
Tempio Bagavathi Amman - Kanyakumari - Tamil Nadu






Bimbi di un villaggio profughi - Uganda




























E una non esclude l'altra; non riescono a sminuirsi a vicenda, perché se l'India mi lega di testa, spiritualmente, l'Africa mi lega di pancia, fisicamente.
E questa patologia è subdola perché non da sintomi di preavviso, ti cade addosso all'improvviso, quando sei già rientrato dal viaggio. 
Oggi vi racconto il mal d'Africa, il nostro...ma sono sicura che molti ci si ritroveranno perché:
Un giorno, un solo giorno passato nella savana basta per innamorarsi perdutamente di questo continente.
Savana africana - Sudafrica




















Una notte, una sola notte sotto un immenso cielo stellato basta per innamorarsi dei suoi deserti.
Cielo stellato nel deserto - Tunisia























Un ballo, un solo ballo condiviso con la gente di un villaggio e vi innamorerete dei suoi popoli.
Danze al Cuckooland lodge - Uganda

Poi, si torna a casa e succede che un giorno, uno qualunque, guardi ciò che ti circonda e ti rendi conto che la tua mente vede altro. 
Quel che è peggio è che percepisci in modo diverso ciò che ti circonda.
Tutto quello che vedi è "finto" costruito, sta lì per mano dell'uomo, nemmeno gli spazi verdi sono più naturali, rinchiusi in una forma artificiale su idea di qualche architetto che pensa di aver creato un capolavoro, ti senti spesso fuori luogo, mal in sintonia con ciò che ti circonda, mentre quando sei in Africa è tutto più vero, senti di essere parte di ciò che ti circonda, piccolo, minuscolo, ma una parte di un grande quadro che qualcuno ha dipinto perfetto nella sua travolgente a volte spietata bellezza. Senti di essere a casa, i tuoi piedi toccano un suolo che hai già calpestato, ricordo atavico di un passato ancestrale.
E' così che mi sono accorta di avere una grande nostalgia per l'Africa, è da quel momento che sento quotidianamente il desiderio di tornare.


















Ad alcuni succede incontrando il deserto, a me, e a mio marito, è successo incontrando gli animali.
Per giorni, dopo il rientro dal primo viaggio in questa terra, siamo stati vittime dei nostri ricordi che si sovrapponevano come gigantografie alle immagini reali di casa.
Guardi fuori dalla finestra e rivedi la savana con i suoi animali sovrapposta al campo da calcetto riadattato a parcheggio in una giornata umida e fredda dell'inverno ferrarese e realizzi che: sì ti sei proprio beccato il mal d'Africa, nella forma peggiore, quella con conseguente stato depressivo e attacco piagnone!!!
A casa ci stai bene, ma in casa tua, il resto non va bene, perché ti mancano i ritmi dettati dalla natura.
I silenzi del giorno; silenzi riempiti dal fruscio del vento che accarezza il veld, frinire di grilli e cicale nel bush.
I suoni della notte: c'è fermento di notte nella savana….i predatori vanno a caccia… i ruggiti dei leoni, le “risate” delle iene, i richiami dei licaoni.

Leone mentre rugisce
Mamma iena e i suoi cuccioli


Branco di Licaoni























Hai nostalgia del dormire in una tenda sentendo rumori che non sai definire,che fanno salire l'adrenalina restando in ascolto col fiato quasi sospeso per ascoltare e cercare di capire che cosa sarà, sapendo che a pochi passi da te probabilmente un leopardo sta preparandosi ad un agguato. 
Ti mancano i tramonti, violenti nei colori, velocissimi nei tempi, tanto veloci da lasciarti sconcertato con la sensazione di non averlo nemmeno vissuto, ma la certezza che domani tornerà.
Tramonto al confine con l'Angola























Ti manca e vorresti riprovarla altre mille volte, l'emozione di ritrovarti a pochi passi da un Silverback, il maschio adulto dei gorilla, ne restano poco più di 800 esemplari, è un’esperienza commovente e purtroppo non così semplice da realizzare, ma d'altra parte, per la salvaguardia della specie è giusto così.
Gorilla - Bwindi Impenetrable National Park























Ti manca la sensazione di solitudine e infinito che si prova nel deserto, la magia dei miraggi all'orizzonte, la bellezza delle oasi, piccoli puntini sfacciatamente verdi che spuntano all'improvviso in mezzo al nulla.
Noi abbiamo avuto la fortuna di conoscerne le diverse forme, dalle depressioni dei laghi salati della Tunisia, alle dune di sabbia poste alle soglie del Grande Erg Orientale, passando attraverso il deserto detto dell'Hamada, ovvero il deserto costituito da altipiani rocciosi e distese piatte di pietrisco aguzzo e scuro e infine le altissime dune rosse del deserto del Namib...uno dei più antichi del mondo.
Chott - Tunisia
Deserto - Ksar ghilane











































Deserto - Tunisia
Dune del deserto del Namib












































Scimpanzé - Kibale National Park - Uganda











Ci mancano le urla degli scimpanzé delle foreste dell'Uganda, primi saluti del mattino, ultimi della sera!















Fulmini di un temporale in arrivo







Anche i temporali in Africa sono speciali e bellissimi, li senti arrivare molto prima. Il vento aumenta e te ne porta l'odore, li vedi in lontananza strisce nere che passano all'orizzonte ed infine esplode.























Questa è l’Africa, e non solo, è molto, molto di più e quel di più se avete voglia lo potete scoprire nei miei racconti oppure lo potete vivere andandoci e se vorrete io posso aiutarvi ad organizzare e magari, perché no, facciamo un gruppo e ci andiamo insieme.
Rainbow - Solitaire - Namibia





Le foto di questo articolo sono raccolte da una serie di viaggi che abbiamo fatto nel continente africano.
Viaggi fatti in moto, in auto con autista o in self drive e svolti in Tunisia, Uganda, Sudafrica, Namibia.
Se volete vederne altre potete andare sul nostro sito www.amphotographer.net
e scegliere la galleria che preferite.

Se invece volte leggervi un racconto:




23 commenti:

  1. Che meraviglia! Le tue foto raccontano piu delle parole. Io ho fatto solo il Kenya e il mal d'Africa l'ho preso subito

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    1. Grazie Giorgia, le parole colpiscono, le foto tramortiscono ;)

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  2. che meraviglia, le foto…io ho provato il mal d'Africa per la prima volta, scendendo dall'aereo a Zanzibar…non so cosa mi sia preso…mi sono commossa, mia zia si è girata verso di me, sorridendo ed aveva capito che ero stata contagiata…. ora dopo esser stata in Marocco, 3 volte in Kenya, Seychelles, Egitto ancor di più ho la testa sempre lì...

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    1. Dolcissima Erika, seguendoti su fb non si può non crederti :D Io ho lo stesso problema con l'India mi commuovo ogni volta che ci atterro!!!

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  3. io ho provato queste sensazioni dopo il viaggio nei grandi parchi americani... giuro che avevo un sentimento di nostalgia strano dentro di me...E' il potere della natura!

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  4. Bellissimo e bellissime foto!
    Sono stata diverse volte in Africa ma mai mi sono sentita così vuota come quando sono tornata dal Kenya, lì ho capito davvero cosa volesse dire avere il mal d'Africa!

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    1. Ciao Marika, sentirsi vuoti...strana sensazione vero? Un paese spesso così povero ma che riesce a donarti talmente tanta ricchezza di contenuti da farti sentire smarrita a casa!

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  5. ..Anch'io ho avuto il mal d'Africa 17 anni fa vedendo un cielo stellato nel deserto che mai credevo potesse esistere!!!! Quest'anno ci sono tornata, ma non mi basta......non è mai troppo, non basta mai.Non so quando, ma ci tornerò in quell'Africa con i suoi ritmi, le sue stelle, il suo silenzio e il suo caos.
    Cristina B.

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    1. Grazie Cristina, grazie davvero per questo bellissimo commento.

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  6. Interessante e bellissime foto anche così si può conoscere posti lontani

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    1. Sì, Teresa, sapessi in quanti posti viaggio in questo modo...me li studio bene, poi se riuscirò ad andare tanto meglio!

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  7. semplicemente stupendo post! In Africa per ora sono stata nella parte a Nord ( Tunisia ed Egitto ), ma ho sentito parlare da molti di questa sensazione ed il mio sogno è visitare luoghi naturali, gli animali della savana, i tramonti.. un giorno lo realizzerò!!
    Credo che non ci sia nulla di più impagabile del "silenzio" della natura.

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    1. Ma che carina, grazzissime!!! I molteplici volti africani sono tutti belli. Il nord ha il fascino del deserto, del rito del tè...che sia alla menta o karkadè. Il centro ha i popoli e i gorilla, gli scimpanzé e le foreste, ma anche grandi laghi e grandi fiumi...poi il sud di nuovo deserti, animali e immense spiagge...pinguini, foche e balene...
      Come escludere qualcosa?

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  8. WOOOOOOW! Credo che tu ti porti dentro delle sensazioni fenomenali!!! Grazie per averle condivise un po'. :-)

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    1. Sei un tesoro a dirmi queste belle cose! Di sensazioni dentro ne porto tante, e condividerle non è nemmeno così difficile...il difficile è trovare il tempo per metterle scritte ahimè

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  9. Beatrice ti capisco benissimo, al 100%! Mi ricordo che al rientro dal mio primo viaggio in Africa ho avuto un pò di problemini con i semafori: non riuscivo a capire perchè dovessi fermarmi, che senso avesse.. rispetto alla sconfinata e selvaggia libertà delle savane africane erano esattamente l'opposto!

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    1. Bellina la storia dei semafori, un po' pericolosa forse! Grazie per essermi venuta a trovare, a presto.

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    2. Le tue parole mi hanno toccato l'anima. Ho solamente 17 anni, la prima volta che sono stata in Africa (Kenya) ne avevo 15. Primo viaggio: dicembre 2012, secondo viaggio: due mesi fa, luglio 2014. Ho preso il mal d'Africa poco dopo essere scesa dall'aereo, solo a sentire l'aria che mi avvolgeva. Proprio come dice il libro "La masai bianca": "Quando, all'aeroporto di Mombasa, siamo accolti da una magnifica aria tropicale, ho già il presentimento che questo diventerà il mio paese, che qui mi troverò bene.." Lì mi sento a casa, qua in Svizzera mi sento spesso fuori luogo da quando sono stata la prima volta in Kenya. Due viaggi che mi hanno cambiata, cambiata per sempre. A dicembre dovrei tornarci.. incrociamo le dita.

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    3. Sei così giovane che hai una vita davanti per poter fare mille cose, e sei anche molto fortunata a poter dire di esserci già stata 2 volte. Coltiva questo tuo amore ti auguro tanta fortuna, i tuoi commenti sono così genuini e scritti di getto che, pur se simili ho deciso di pubblicarli entrambe. Un grande abbraccio

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  10. Bellissime foto e bellissime parole! Sono stata in Africa (Kenya) per la prima volta nel 2012 quando avevo 15 anni..ed è incredibile come mi sono sentita appena scesa dall'aereo! Due mesi fa (adesso ne ho 17) ci sono tornata per quasi 20 giorni. Mi sento legata a quel posto, mi sento a casa! A dicembre dovrei tornare. Insomma, due viaggi che mi hanno cambiata completamente. Poi ci sono diverse piccolezze che mi fanno amare quel posto ancora di più. Che nostalgia.. è un pensiero fisso, ogni singolo giorno.

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  11. E' un pensiero comune a tutti noi che amiamo l'Africa. Quando arrivomi sento a casa e sono "posseduta" dalla gioia colorata che mi riempie cuore e occhi. Quando torno per molto tempo tutte le notti sogno, in modo vivido e intenso, gli alberi, gli animali e i rumori africani.

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