Qualche tempo fa ho commentato un post di Deborah sul Vietnam, quell'articolo, le sue foto, hanno risvegliato vecchi ricordi e dal commento nasce questo...
"Ricordo le barche che scivolano silenziose lungo il fiume,
ci fa compagnia il suono ritmico dei remi, di tanto in tanto incrociamo bambini
che fanno il bagno e ci portiamo dietro l'eco delle loro spontanee risate...
Ci troviamo nel delta del Fiume Rosso e circa sessanta
chilometri a sud-ovest di Hanoi.
Questa magica escursione deve tutta la sua bellezza non
tanto alla meta finale, quanto al percorso per raggiungerla.
Montagne calcaree ricoperte di fitta foresta s’innalzano
verdissime dalle risaie allagate del delta e dai campi coltivati di alberi da
frutta.
Lungo il percorso s’incontrano pescatori di gamberi di fiume
che s’immergono per disporre le loro particolari nasse.
Le barchette, alcune di legno, la maggior parte in metallo,
partono dall'imbarcadero di My Duc, a condurle sono principalmente donne.
Piccole, gracili, eleganti figure che ottengono questo faticosissimo lavoro
perché hanno avuto un martire in famiglia. Mariti, figli, padri... persi in una
lunga e devastante guerra che ha lasciato tanti lutti, e non essendoci lavoro
per tutte, i turni vengono organizzati annualmente. Chi quell'anno non remerà
si occuperà di un pezzetto di terreno dato dallo stato per coltivare frutta e
verdura da rivendere.
La Pagoda dei Profumi si trova all'interno di una grotta
alta oltre cinquanta metri ed è l'attrazione principale di un complesso di
pagode e altari buddisti disseminati sul Monte Huong Tich ovvero la montagna
delle Impronte Profumate.
Il tragitto da My Duc al monte della Pagoda dura un'oretta
ed è un susseguirsi d’immagini spettacolari. Quasi non si parla fra noi per il
timore di rovinare l'atmosfera, una favola attraversa la mia mente, personaggi
leggendari di draghi e principesse prendono forma nei miei pensieri mentre
tutto intorno è silenzio.
Forza, venite con me, salite su questa barca e ascoltate, è
lieve il rumore dei remi che aprono ferite nell'acqua del fiume che si
rimarginano subito e non lasciano segno, lo sciabordio delle minuscole onde che
si formano al nostro passaggio e si spengono contro lo scafo.
Ai lati un mondo fatto di mille verdi, smeraldo per le
risaie che sfuma in tonalità sempre più scure allontanandosi all'orizzonte e
salendo sulle montagne.
Gli uccelli fanno soste lungo le sponde per bere e riposare
e i bambini, quelli non mancano mai, giocano con le loro piccole barchette
tuffandosi e risalendo a bordo.
E si arriva al molo della Pagoda, dove si ritorna alla
realtà e la favola si spezza! Il silenzio è rotto dalle voci di chi deve fare i
conti con la sopravvivenza e ha creato un mini centro di bancherelle con tanto
di ristorante, dove poi pranzeremo.
Da qui parte il sentiero che conduce al primo tempio, la
"Pagoda che conduce al cielo", oltre questa il sentiero prosegue per
altri due chilometri per raggiungere la più importante "Pagoda dei
profumi", la salita è piuttosto ripida e faticosa e il caldo opprimente,
così decidiamo di proseguire con la funivia, che rovina assai la poesia del
luogo, ma risparmia il nostro affaticato fisico oltre a regalarci un bellissimo
panorama dove tempietti e altari spuntano dai boschi di frangipani e altra
rigogliosa vegetazione.
L'atmosfera all'interno della grotta è carica di spiritualità
e ritroviamo la pace e il silenzio.
Interni della grotta dove si trova la Pagoda dei Profumi
Ed è ormai tempo di ritornare...
Ricordo il caldo afoso che riesce a farti sudare persino sul
dorso delle mani. La vista non riesce a spaziare oltre una certa distanza
perché il calore crea un velo di foschia che acuisce la sensazione di fiaba e
le montagne più lontane sono ombre che ti osservano di nascosto, poi, l’arrivo
improvviso di un temporale, la gioia di lasciarsi inzuppare gli abiti da questo
scroscio rinfrescante ora siamo noi bambini che giocano e come i pargoli
ridevano sguaiatamente durante il bagno, ora siamo noi a lasciarci andare a
grasse risate!
La nostra barcaiola ci riporta indietro mentre il temporale
così com’è arrivato, veloce se ne va, lasciando alle sue spalle ancora più
afa... ci riempiamo ancora gli occhi di tanto verde e tanta grazia, perché è
questo che caratterizza gli scenari del Vietnam, un mondo elegante, delicato.
Impossibile non pensare alla violenza della guerra, alla distruzione di tanto
splendore… Ci voltiamo un'ultima volta chissà che non riusciamo a sorprendere
qualche drago o una principessa che ci saluta da lontano...
Grazie Deborah, per aver fatto riaffiorare questo momento di viaggio...
Davvero un bell'articolo...mi hai trasportata lì...mi piacerebbe molto visitare il Vietnam...chissà magari l'anno prossimo....
RispondiEliminaPaese bellissimo, tranquillo e uno dei più facili dal punto di vista dell'organizzazione
EliminaSono contenta di aver risvegliato in te le emozioni e averti dato la "spinta" per scrivere questo bellissimo articolo. Hai parlato con il cuore e nonostante il tempo trascorso hai trasmesso esattamente la bellezza del posto e la voglia di ripercorrere il fiume dei profumi su quella barchetta è veramente tanta!!
RispondiEliminaGrazie ancora Deborah, pensa che proprio oggi mi è venuta l'idea per un nuovo articolo. Continuerò a parlare di Vietnam
EliminaMi hai fatto riemergere tantissimi ricordi, di molti anni fa. Una Saigon cruda ma romantica, una risalita del Mekong tra silenzi e contadini generosi di frutti ai quali non ero abituata, una Hanoi che ha dimenticato il passato.
RispondiEliminaTre settimane in luoghi fermi ad una guerra inutile dove ti senti ancora un po' invasore.
Bell'articolo.
A presto!
Ciao Paola, come vedo la "guerra Inutile" è restata fissa pure nella tua mente! Impossibile evitare di pensarci.
EliminaCome ho scritto in facebook è stato uno dei luoghi più carismatici visti in Vietnam, ci ha dato davvero molto. Che bello vedere queste foto :-)
RispondiEliminaOgni tanto pensiamo di ritornare, ci sono tanti altri itinerari da percorrere in Vietnam, per esempio tutta la parte interna che nessuno considera o la zona a nord di Hanoi. Io intanto devo preparare qualche altro ricordo.
EliminaChe foto, bravissima! Ultimamente ho il pallino del Vietnam (complici i vostri racconti).. con le tue foto mi hai dato una grande spinta :)
RispondiEliminaLe foto più belle le trovi qui Marika... http://www.amphotographer.net/vietnam/
EliminaMi sa che ti toccherà andare! Io per il prossimo inverno mi sto convincendo per la Cambogia ;)
Se ti servono info per il viaggio in Vietnam non hai che da chiedere e mi raccomando, non fare un itinerario tutto di corsa :o)
Bell'articolo Bea, belle sensazioni.
RispondiEliminaÈ emozionante quando un post altrui risveglia i nostri ricordi, lo stavo notando anche io ultimamente!
Non vedi l'ora di visitare il Vietnam tra qualche mese. Le tue parole mi incoraggiano ancora di più a visitare quel meraviglioso Paese.
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