martedì 14 aprile 2015

Perù - Taquile - Uno sciamano ci disse

Agosto 1997, siamo sul trenino che da Cusco porta a Puno.

Il viaggio è lungo ma spettacolare, le dodici ore circa trascorrono leggendo e chiacchierando con i vicini di poltrona. Sono ancora pochi i turisti che percorrono questa tratta, facciamo conoscenza con una coppia di Torino sulla settantina. Persone davvero in gamba, lui viaggia nonostante abbia problemi alla vista che non gli consentono di muoversi di notte, e ovviamente ci scatta la stima pensando che anche noi faremo così.
Viaggiare sempre ad ogni costo, a qualsiasi età fino a che uno riesce a supportare l'altro.
Scopriremo poi che nonostante la sua ipovisione questo fantastico viaggiatore riesce ancora a fotografare.

Panorama























Arriviamo a Juliaca che è quasi sera e salutiamo i signori Casotti che scendono dal treno perché l'ultimo breve percorso lo faranno con la guida che li viene a prendere per evitare un'ora di treno in più su un percorso che si percorre in molto meno tempo per strada.
Passa qualche minuto e sentiamo una voce chiamare un nome tanto simile al mio... nessuno ci sta aspettando e ci sembra strano che ci possa cercare qualcuno? Sarà mica che Raia, il nostro amico residente a Calca in qualche modo ci ha fatto una sorpresa? Ci avrà trovato qualche conoscente che ci offre ospitalità?
Andrea scende dal treno di corsa e si dirige verso l'uomo che continua a chiamare Caso...qualcosa...signori Caso...
Riesce a raggiungerlo e quando il ragazzo gli ripete il nome scopre che non è Casoni, ma Casotti, corre da me e mi chiede se mi ricordo come si chiamano i signori di Torino.

Altopiano peruviano






















I successivi dieci minuti saranno decisamente caotici e agitati, Andrea e la guida che corrono su e giù per la stazione a  cercare i signori Casotti e io che salgo e scendo dal treno per cercare di seguirli con lo sguardo e in apprensione perché prima o poi sto treno dovrà pur ripartire! E quindi devo essere pronta a scaricare i bagagli, non posso mica lasciare Andrea a Juliaca da solo!
Ma, tutto bene ciò che finisce bene, trovati i torinesi, Ernesto, così si chiama la loro guida, ci offre il passaggio a Puno con il comodo pulmino 6 posti con cui è venuto e noi accettiamo ben contenti di arrivare in anticipo alla meta.
Sono gli anni della new age, io ho da poco finito di leggere "la Profezia di Celestino" e non posso non menzionarlo con Andrea...d'altra parte cos'è quello che ci è successo se non un flusso di coincidenze?
Ernesto che parla bene l'italiano capisce quello che dico e girandosi dalla mia parte mi dice:
- Tu hai letto " la Profezia" ?
La mia risposta affermativa scatena l'entusiasmo del ragazzo che, come me, è convinto che quelle che sembrano banali coincidenze, siano invece qualcosa di più, e così si offre di farci da guida gratuita, tanto è già pagato dai signori Casotti...e ci propone di seguire il loro programma che prevede: visita degli Uros e due giorni sull'isola di Taquile con pernotto presso le case dei campesinos, basta che noi ci paghiamo i pasti e che facciamo un'offerta a chi ci ospita per la notte.
Insomma, qui "Celestino" ci sta eccome... è esattamente il motivo per cui siamo venuti al lago Titicaca!
Ernesto è così bravo che ci trova anche l'alloggio per la notte in un delizioso quanto buffo alberghetto chiamato Cofre Andino, mentre i signori Casotti pernotteranno nell' hotel più bello di Puno del momento.

Puno - lago Titicaca























Il mattino dopo, di buon ora, parte il mini tour, sarà una giornata intensa e piena di emozioni, di colori, di sorrisi e di sorprese.

Uros -lago Titicaca























Uros - lago Titicaca























Nel pomeriggio, Ernesto ci propone di salire alle rovine di un tempio Inca, che si trova sulla cima dell'isola, per vedere il panorama, che non dimenticherò mai, la giornata è così limpida che si vedono le cime innevate dei 6000 metri della cordillera Real, il lago Titicaca è immenso, sembra il mare!
Stiamo passeggiando fra le rovine quando Ernesto si mette a raccontare che sua nonna è una sciamana molto anziana e che gli sta trasmettendo il suo sapere, se ci fa piacere lui vorrebbe fare un rito propiziatorio per noi proprio lì.

Salita a Taquile























Ovviamente accettiamo tutti perché incuriositi dalla cosa, l'unico problema e che sta facendo buio e i signori Casotti, proprio mentre l'apprendista sciamano sta preparando le nostre "offerte", ci devono lasciare, non potendo girare con il buio è meglio che inizino la discesa per tempo.
Restiamo soli, io, Andrea, Ernesto, soli, all'interno del cerchio di pietre.
La cerimonia riprende, si preparano le offerte, rigorosamente tutte a coppie.
Ognuno di noi deve fare le proprie offerte.
Così mettiamo due foglie di pianta di coca (in Perù è usata per mille cose), due sassolini presi dal terreno, due banconote di piccolo taglio, qualche altra cosa che non ricordo mi pare qualcosa di nostro, che portiamo addosso...sono passati tanti anni fatico a ricordare nei minimi particolari.
Ricordo bene che lo sciamano accende un fuoco al centro della "sala" in cui ci troviamo e anche l'accensione del fuoco mantiene un rituale antico, una volta preparate le nostre offerte, le chiudiamo in un foglio creando un pacchetto, intanto ha fatto buio e non si sente nessun rumore, il cielo stellato ci lascia a bocca aperta, sembra di poterlo toccare. E' una serata perfetta, limpida non troppo fredda e senza vento...

Lago Titicaca - Taquile























Ernesto ci invita a sederci su panche di pietra in un angolo a ridosso del muro di cinta, fuori dalla "sala del rito" ci insegna una sorta di mantra da ripetere per tot volte, ci dice di stare tranquilli rilassati e di aspettare lì senza parlare, concentrati, ad occhi chiusi.
Ogni tanto capita di ripensare a quei momenti e ancora ci chiediamo se davvero è successo o se lo abbiamo sognato o se è frutto di suggestione, ma come è possibile che due persone che non si stanno parlando né guardando avvertano le stesse sensazioni se non è tutto vero?
Come è possibile che entrambi abbiamo sentito un forte vento, quando vento non c'era? E non era una folata improvvisa, perché questa "sensazione" di vento è durata fino a quando Ernesto non è venuto da noi a riferire ciò che aveva visto!
Il vento è iniziato quando lui ci ha lasciato ed è finito quando lui è ritornato, io non so cosa sia stato, magari davvero questo vento c'è stato, ma la casualità di presentarsi e sparire in questo modo è stata la ciliegina sulla torta!
























Il cuore batte a mille mentre Ernesto inizia a parlare delle sue "visioni" e mentre parla si rivolge sempre ad Andrea, gli chiede se fa il ginecologo perché vede un grande utero e tanta acqua...Andrea gli dice di no. Ernesto insiste che l'utero e l'acqua nella sua vita sono due segni fondamentali quindi ci deve essere qualcosa che lo lega a questi due elementi, a questo punto io accenno a un timido... Andrea è figlio unico ed è l'unica ragione di vita della madre, donna molto apprensiva.
Ernesto risponde che questo potrebbe essere la spiegazione all'enorme utero, ma l'acqua??
Eh, sì... l'acqua...
Ma intanto io comincio a spazientirmi... ok tutto... ma, io??
Risposta secca: - tu sei legata a lui.
- Come scusa? Cioè cosa vuol dire? Stiamo insieme, da qualche mese viviamo insieme ok, ma avrai pur visto qualcosa.
- No, solo questo, dove vedo lui, vedo te, tu sei legata a lui.
Poi si rivolge ad Andrea e riprende il discorso dell'acqua che secondo lui nella vita di Andrea ha un ruolo importante...
Si è fatto tardi e scendiamo, io devo dirvi la sincera verità, voglio molto bene al mio moroso, ma sta storia che vede solo lui non mi sta mica tanto bene eh...
Comunque, la fame si fa sentire, il posto è così bello che alla fine mi perdo in altre cose.
e il viaggio continua....

Tramonto sul lago Titicaca
























Settembre 1997, torniamo a casa e da allora... siamo ancora insieme, nel frattempo ci siamo sposati, abbiamo comprato casa, viaggiamo sempre insieme, credo che da allora se abbiamo dormito sotto tetti diversi sarà successo al massimo dieci volte.
L'acqua??? Abbiamo pensato che possa essere quella che gira dentro ai tubi degli impianti che Andrea progetta visto che è un termotecnico e che fra impianti di riscaldamento e impianti antincendio di acqua ne fa girare parecchia. Forse era per quello che il nostro sciamano la riteneva così importante!
E io?? Io, oltre a tutto il resto lavoro anche con lui...penso che possa bastare a spiegare il perché di quel legame, cosa ne dite?
Saranno tutte coincidenze o davvero, come dice "Celestino", era il nostro destino...e il viaggio continua!

N.B. la qualità delle foto non è la solita purtroppo, considerate che sono scansioni di diapositive di 18 anni fa! Anche noi siamo un tantino deteriorati....



























7 commenti:

  1. bellissimo Bea: mi hai fatto "tornare" in quel Paese fantastico e alle emozioni di quel viaggio straordinario! Grazie <3

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    1. Vero Tam? Dillo anche tu a Martina che siamo come George e Mildred :)

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  2. Io non ci sono mai saga in Peru e mi sa che adesso mi toccherà partire, voglio anche io sapere del mio futuro...e comunque indipendentemente dallo sciamano si vede che siete una bellissima coppia, da come vi guardate nelle foto... Un abbraccio!

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    1. Ma che dici Marty...ma non è vero che ci guardiamo!! Ahahah siamo la coppia meno coppia che esiste, difficilmente ci vedi in effusioni, chiedi a Tam!

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  3. Grandissimi! Proprio una bella esperienza!! Molto belle anche le foto!! Io ho appena finito di leggere la profezia x la seconda volta e sono amante dei viaggi come voi!! Un abbraccio è continuate così, sempre!! Giulio ;)

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    1. Ciao Giulio,
      grazie per essere passato sul mio blog, che è fermo da parecchio, lo so.
      Diciamo che mi son presa qualcosina in più di un anno sabbatico.
      Grazie anche per le belle cose che mi hai scritto, continuiamo sì, ci puoi contare.
      Se ti fa piacere mi puoi seguire anche sulla pagina facebook del blog.
      A presto, besos

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    2. Certo ti aggiungo subito! Ciao ��

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