sabato 5 luglio 2014

Kruger National Park

IL PARCO
20.000 km quadrati di estensione, circa 350 km da nord a sud e 60 da est a ovest, il Kruger National Park è uno dei più grandi, antichi e famosi parchi dell’Africa, nonché, il più grande parco nazionale del Sudafrica e il più visitato.
Noi ci siamo stati per la prima volta nel dicembre del 2010, inserito in un viaggio che ci ha portato ad attraversare il paese in camper percorrendo oltre 4500 km in 14 giorni, da Cape Town lungo la costa fino al S. Lucia Lake e poi salendo fino al Blide river canyon per finire all'interno del Kruger e consegnare il mezzo a Johannesburg.
Questo è stato il nostro primo incontro con il safari e gli animali africani ed inevitabilmente è stato un colpo di fulmine, tant'è che in questi quattro anni siamo tornati in Africa ben quattro volte e due di queste anche e soprattutto al Kruger National Park.
panorama con elefante














Il parco vanta una grande abbondanza di fauna permettendo l’avvistamento dei Big Five (bufalo, elefante africano, rinoceronte, leone, leopardo) e non date retta a chi dice che questa non è Africa o che è come andare allo zoo, gli animali del Kruger vivono la loro vita esattamente come nel Masai Mara o nel Serengeti, ogni giorno combattono per la sopravvivenza visto che nessuno gli porta da mangiare e che grazie al cielo non sono chiusi in gabbia.
Carcassa di elefante-Kruger national park
















In realtà potrebbe sembrare uno zoo al contrario, la sera quando si rientra nei campi in “gabbia” ci siamo noi! La fondamentale differenza è che qui il safari lo fai da solo in un ambiente salvaguardato e rispettato. E quando dicono che a volte ci sono situazioni caotiche con assembramenti di auto nei pressi degli avvistamenti, è vero, ma se ci si attiene alle regole di comportamento, tutti si riuscirà a vedere gli animali senza disturbarli e infastidirli…in ogni caso state pur certi che gli animali se non sono a loro agio se ne vanno. Ma mi risulta che non sia così diversa la situazione negli altri parchi africani, un esempio? La famosa migrazione con attraversamento del fiume nel Masai Mara si ritrova con situazioni ugualmente caotiche e se nel Kruger ci sono una decina di auto vicino ad un leone, qui arriviamo a numeri  ben superiori. Quindi io non parlerei di differenza di luoghi, ma di differenza di modi.

UN PO’ DI INFORMAZIONI
Il Kruger National Park si trova nella zona a nord est della nazione e confina a nord con lo Zimbabwe e a est con il Mozambico con i quali, il 10 dicembre del 2000 è stato firmato un protocollo d’intesa per la formazione del Great Limpopo Transfontier Park per  condividere il territorio del Kruger con i parchi: Limpopo National Park (Mozambico), Gonarezhou National Park – Manjinji Pan Sanctuary – Malipati Safari Area (tutti in Zimbabwe). Quando la condivisione sarà completamente attuata, il territorio avrà un’estensione di 35.000 km quadrati.
Al momento i parchi collegati sono: Kruger e Limpopo, da quando nel 2002 è stata abbattuta una parte di recinzione che li univa e nel 2006 una seconda parte, agevolando così il passaggio fra i due parchi.
Negli ultimi due anni però, a causa di una massiccia attività di bracconaggio il Sudafrica sta pensando di fare una marcia indietro, e tornare ad erigere la recinzione. Se vuoi approfondire l'argomento (clicca qui).
Mopani rest camp-Kruger national park



Punto di forza del parco è la possibilità di fare safari in modo totalmente autonomo e alloggiando nei numerosi campi ben attrezzati, poter stare per lungo tempo facendo così l'esperienza di vivere immersi nella natura senza spese esorbitanti.

Olifants rest camp-Kruger national park

Non tutto il parco è aperto al self-drive, una parte è occupata da concessioni e riserve private con appannaggio esclusivo dei propri ospiti e seguendo criteri di gestione diversi da quelli nazionali, vi assicuro comunque che il territorio “libero” resta la parte maggiore, inoltre ci sono diverse aree del tutto non accessibili tenute volutamente chiuse al traffico per meglio salvaguardare il territorio. (mappa clicca qui)


Il Kruger si raggiunge facilmente da Johannesburg con collegamenti aerei giornalieri su Nelspruit, Hoedspruit e Phalaborwa o con 4-5 ore di auto nella zona meridionale e circa 7 in quella settentrionale. La parte meridionale è la più visitata, essendo quella più facilmente accessibile, ed avendo la maggior concentrazione di animali, ma il parco meriterebbe di essere esplorato in tutta la sua lunghezza per poter meglio conoscere i vari ecosistemi, le specie che li abitano e le loro abitudini. I mammiferi sono distribuiti su tutto il territorio ma ogni specie predilige un determinato habitat.
Noi, in tre visite, lo abbiamo attraversato tutto. Da nord a sud, non tutte le piste ma una buona parte e ci restano da percorre i 4 percorsi off road di cui vi parlerò a tempo debito. La prima volta direi che è stata una toccata e fuga, le quattro notti passate all'interno del Kruger sono servite a farci venire fin dal primo giorno l'irresistibile necessità di tornare, anche perché devo dire, che non esistono molti siti che ti spieghino bene come muoversi nei safari in self drive, come gestire al meglio la giornata, che campi scegliere etc...etc...Forse perché la maggior parte dei turisti stranieri dedicano veramente poco tempo all'esplorazione di questo parco, mediamente non più di 2/3 notti poste all'inizio o alla fine di un viaggio itinerante, e vi assicuro che in questo tempo se non si arriva ben informati si perde almeno un giorno per capire come funziona il tutto! Per noi, appassionati di natura e fotografia per quanto a lungo vi abbiamo soggiornato non è mai stato abbastanza! Così ho pensato di fare un articolo dedicato solo al Kruger, per poter spiegare, spero in modo abbastanza completo, cosa è, come è strutturato, cosa si può fare all'interno e in quale modo. Probabilmente un solo articolo non sarà sufficiente, c’è tanto di cui parlare!

TERRITORIO
Kruger est meridionale:
E’ caratterizzato da vegetazione rigogliosa per le abbondanti precipitazioni che si riversano in questa zona; negli ultimi anni nella stagione delle piogge si sono verificate consistenti alluvioni. Praterie intervallate da fitti boschi con una grande varietà di alberi: acacie, salici del bush, sicomori, mentre per quanto riguarda la fauna la fanno da padroni rinoceronti bianchi, bufali e zebre.
Kruger centrale e orientale:
Racchiuso fra l’Olifants river a nord, che delimita il confine fra regione del Limpopo e regione del Mpumalanga, e il Crocodile river a sud, che crea una barriera naturale nella delimitazione del parco stesso, è la patria dei predatori.
Le precipitazioni, mediamente intense, rendono il terreno fertile, nelle ampie pianure che si trovano nella zona del Satara Rest Camp si incontrano distese di pascoli intervallati da qualche acacia e alberi di marula, habitat di impala, zebre, gnu, questa zona è famosa per gli avvistamenti dei felini, soprattutto leoni che qui trovano prede in abbondanza.
Kruger settentrionale:
L’albero più diffuso è il mopane di cui gli elefanti sono ghiotti, conseguenza la presenza massiccia di questo splendido animale, soprattutto nella zona fra l’Olifants Camp ed il Letama Rest Camp.
Kruger estremo nord:
Da Punda Maria fino al confine con lo Zimbabwe, questa zona si trova in fascia tropicale, qui i padroni di casa sono i maestosi Baobab e durante l’inverno è molto frequentato dagli elefanti che vengono a pascolare nelle praterie tra i fiumi Luvuvhu e Limpopo, in questa stagione è possibile avvistare anche leoni e leopardi soprattutto intorno al Shingwedzi Rest Camp. Paradiso per chi ama il birdwatching che può contare su un’elevata presenza di avifauna con numerose specie non presenti in altre zone.

CLIMA
Sostanzialmente due sole stagioni: l'inverno che coincide con la stagione secca, da maggio a settembre; l'estate, dove si concentrano le piogge, da ottobre ad aprile. Dicono che l'inverno è la stagione migliore per vedere gli animali, grazie alla vegetazione più rada e che non ci sono insetti, tanto meno zanzare, che le giornate sono solitamente terse e piacevolmente calde, le notti si caratterizzano da stellate indimenticabili, ma molto fresche, con punte (rare) vicino ai 0 gradi. Noi siamo stati in estate, le temperature notturne sono molto piacevoli mentre quelle diurne possono essere veramente torride, con punte abbondantemente sopra i 40°, ma la nostra esperienza è stata sempre positiva essendo abituati all’afa ferrarese il caldo della savana non lo abbiamo trovato così fastidioso soprattutto perché l’escursione termica fra il giorno e la notte fa sì che si riesca sempre a dormire senza problemi, anzi, se si dorme in tenda spesso verso mattina serve una coperta!  Alla fine i momenti che possono risultare fastidiosi sono le ore a cavallo fra le 11 e le 16 del pomeriggio, ma se si impara a muoversi  in genere quelle sono le ore in cui ci si riposa presso i campi, in piscina o negli alloggi. Le piogge, possono essere un vero toccasana, e i temporali africani sono così coreografici e violenti da regalare fotografie spettacolari.  La vegetazione esplode, per questo motivo la visione degli animali è più difficile, ma comunque possibile,  la savana è in fiore (soprattutto da ottobre a dicembre) le acacie sono bellissime e profumatissime
Kruger parrk-Acacia
















gli alberi fanno i frutti (dicembre-febbraio), per gli amanti del birdwatching (osservazione degli uccelli) è un paradiso, ma non andate se avete la fobia degli insetti, in questo periodo sono al massimo della presenza, se invece siete amanti del genere potrete contare su macro spettacolari, farfalle notturne di ogni genere, coleotteri , insetti stecco e tanti altri… non conosco i cieli di agosto, ma quelli di dicembre non li scorderò mai…
Notte di stelle in Africa























E’ il periodo in cui avete più ore a disposizione per il safari, poiché le porte dei campi aprono all’alba e chiudono al tramonto, in questo periodo potete contare su 14 ore per girare liberamente anche se alla fine le vostre uscite si concentreranno sulle ore del mattino dalle 4,30 apertura dei cancelli alle 10,30 più o meno  e in quelle del pomeriggio generalmente dalle 16,00 alla chiusura dei cancelli alle ore 18,30.
Il nostro ultimo viaggio è stato ad aprile di quest’anno e devo dire che è un periodo perfetto per andare, la stagione delle piogge volge al termine, la vegetazione è meno rigogliosa che a dicembre, pur restando gli alberi e le zone al limitare dei fiumi, piacevolmente verdi, il bush sta ingiallendo e la savana inizia a prendere la colorazione tipica del periodo secco, così la visibilità degli animali ne giova. Le giornate sono calde ma non fastidiose (25/27 gradi), le serate sono influenzate dal caldo del giorno, se la temperatura si è alzata molto (30/35 gradi), generalmente la sera si potrà stare in maglietta e pantaloncini, ma possono esserci serate adatte alla manica lunga e a volte anche ad una leggera felpa. La notte la temperatura scende intorno ai 17/18 gradi, a volte un po’ meno, e si dorme benissimo con il panno leggero. La mattina presto ovviamente è il momento più fresco della giornata e non è difficile che serva il pantalone lungo e la felpina anche se appena il sole si alza oltre l’orizzonte, ci si ritrova in canotta e pantaloncini!
Calando le temperature, calano gli insetti ed anche la presenza di molti tipi di uccelli.
Potendo scegliere il periodo in cui andare io vi consiglio questo, almeno fino a che non testeremo altri mesi…

MALARIA
La malaria nel Kruger è endemica tutto l'anno, ma da maggio ad ottobre il rischio è quasi inesistente, io aggiungerei aprile, abbiamo visto pochissime zanzare…(Secondo l'ente del turismo sudafricano, le uniche zone a rischio sono quelle nel Kwazulu Natal da fine ottobre a marzo). Anche durante la stagione delle piogge comunque, non è particolarmente elevato. Piove di più a sud che a nord e poiché la malaria la si contrae più facilmente dove la densità umana è maggiore, le regioni del nord sono meno a rischio di quelle intorno a Skukuza. E' ovviamente impossibile fare previsioni esatte. In ogni caso i sudafricani si riversano nel parco in qualsiasi periodo dell’anno con tutta la famiglia, compresi bimbi in carrozzina e quelli con cui ho parlato mi hanno confermato di non fare nessun tipo di profilassi poiché non erano a conoscenza di nessun caso di malattia contratta in loco. In buona sostanza risultano rarissimi casi di malattia contratta. Personalmente, dopo una brutta esperienza di effetti collaterali avuta diversi anni fa, non assumo più farmaci per la profilassi antimalarica e mi affido a prodotti omeopatici, quelli potete farli sempre senza nessun tipo di problema, oltre ad usare ogni possibile modo protettivo (colori chiari, maniche e pantaloni lunghi, repellenti vari, etc..etc..) E' vero che alcuni dei nostri centri specializzati tendono a sopravvalutare il rischio, consigliando spesso terapie che nel contesto del viaggio sono esagerate relativamente al minimo rischio corso. Se dovete stare in area a rischio pochi giorni, e tenuto conto che è un’area a basso rischio, spesso è meglio concentrarsi su una buona prevenzione con abbigliamento adeguato, spray repellenti e quant’altro, piuttosto che imbottirsi, iniziando diversi giorni prima di recarsi in loco e smettendo diversi giorni dopo,  di prodotti chimici che possono danneggiarci in altro modo. Ci tengo a precisare, comunque che io non sono un medico e consiglio di informarsi presso gli ambulatori ASL della vostra città su cosa consigliano ed eventualmente di ragionare in base a quanto tempo restate in loco e su quanto avete attinto dalle informazioni varie e da lì decidere il da farsi. Vi lascio la mappa del rischio malaria di un sito sudafricano per le malattie in viaggio. MALARIA MAP

LIMITI DI VELOCITA'
50 km/h sulle strade asfaltate, 40 km/h su quelle sterrate, ma i limiti massimi non consentono praticamente alcuna possibilità di fare un serio safari. Abbiamo imparato che la velocità più adeguata è intorno ai 20-30 km/h, ed è bene fare frequenti soste per meglio guardarsi intorno anche con binocolo. L'errore più frequente è quello di sottostimare le distanze e, soprattutto, i tempi di percorrenza. Durante i safari prendetevi il tempo che serve. Inoltre, il passaggio di animali è tale che solo a velocità particolarmente ridotte è possibile evitare eventuali collisioni dalla conseguenze sempre molto spiacevoli, anche nel migliore dei casi. Le collisioni possono avvenire con animali di grossa taglia, ma si deve prestare molta attenzione ad animali minori che possono attraversare la strada, come tartarughe, lumache giganti, manguste, camaleonti (in aprile attraversano tutti la strada!) ecc. 

A BREVE VI RACCONTERO' QUALI SONO I NOSTRI CAMPI PREFERITI E COME CI PIACE VIVERE IL PARCO - STAY TUNED

4 commenti:

  1. Informazioni utilissime :) quest anno un sacco di persone che conosco ci sono andate in viaggio di nozze :)
    Buon weekend Bea!

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  2. Grazie x le info ci andremo adesso a dicembre come viaggio di nozze .

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  3. Grazie a te per essere passato sul mio blog, è sempre un piacere sapere che ciò che scrivi è utile ad altri.
    Vedrete che sarà un viaggio di nozze bellissimo.
    Anche io sarò in Sudafrica a dicembre, arriverò il 25 e tornerò in Italia il 12 gennaio. Magari ci si incrocia ;)

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  4. Grazie per l'articolo, molto interessante. Hai scritto, poi, sui tuoi campi preferiti? Non sto più nella pelle!

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