IL PARCO
20.000 km quadrati di estensione, circa 350 km da nord a sud e 60 da est a ovest, il Kruger National Park è uno dei più grandi, antichi e famosi parchi dell’Africa, nonché, il più grande parco nazionale del Sudafrica e il più visitato.
20.000 km quadrati di estensione, circa 350 km da nord a sud e 60 da est a ovest, il Kruger National Park è uno dei più grandi, antichi e famosi parchi dell’Africa, nonché, il più grande parco nazionale del Sudafrica e il più visitato.
Noi ci siamo stati per la prima volta nel dicembre del 2010,
inserito in un viaggio che ci ha portato ad attraversare il paese in camper
percorrendo oltre 4500 km in 14 giorni, da Cape Town lungo la costa fino al S.
Lucia Lake e poi salendo fino al Blide river canyon per finire all'interno del
Kruger e consegnare il mezzo a Johannesburg.
Questo è stato il nostro primo incontro con il safari e gli
animali africani ed inevitabilmente è stato un colpo di fulmine, tant'è che in
questi quattro anni siamo tornati in Africa ben quattro volte e due di queste
anche e soprattutto al Kruger National Park.
Il parco vanta una grande abbondanza di fauna permettendo
l’avvistamento dei Big Five (bufalo, elefante africano, rinoceronte, leone,
leopardo) e non date retta a chi dice che questa non è Africa o che è come
andare allo zoo, gli animali del Kruger vivono la loro vita esattamente come
nel Masai Mara o nel Serengeti, ogni giorno combattono per la sopravvivenza
visto che nessuno gli porta da mangiare e che grazie al cielo non sono chiusi
in gabbia.
In realtà potrebbe sembrare uno zoo al contrario, la sera quando si rientra nei campi in “gabbia” ci siamo noi! La fondamentale differenza è che qui il safari lo fai da solo in un ambiente salvaguardato e rispettato. E quando dicono che a volte ci sono situazioni caotiche con assembramenti di auto nei pressi degli avvistamenti, è vero, ma se ci si attiene alle regole di comportamento, tutti si riuscirà a vedere gli animali senza disturbarli e infastidirli…in ogni caso state pur certi che gli animali se non sono a loro agio se ne vanno. Ma mi risulta che non sia così diversa la situazione negli altri parchi africani, un esempio? La famosa migrazione con attraversamento del fiume nel Masai Mara si ritrova con situazioni ugualmente caotiche e se nel Kruger ci sono una decina di auto vicino ad un leone, qui arriviamo a numeri ben superiori. Quindi io non parlerei di differenza di luoghi, ma di differenza di modi.
In realtà potrebbe sembrare uno zoo al contrario, la sera quando si rientra nei campi in “gabbia” ci siamo noi! La fondamentale differenza è che qui il safari lo fai da solo in un ambiente salvaguardato e rispettato. E quando dicono che a volte ci sono situazioni caotiche con assembramenti di auto nei pressi degli avvistamenti, è vero, ma se ci si attiene alle regole di comportamento, tutti si riuscirà a vedere gli animali senza disturbarli e infastidirli…in ogni caso state pur certi che gli animali se non sono a loro agio se ne vanno. Ma mi risulta che non sia così diversa la situazione negli altri parchi africani, un esempio? La famosa migrazione con attraversamento del fiume nel Masai Mara si ritrova con situazioni ugualmente caotiche e se nel Kruger ci sono una decina di auto vicino ad un leone, qui arriviamo a numeri ben superiori. Quindi io non parlerei di differenza di luoghi, ma di differenza di modi.
UN PO’ DI INFORMAZIONI
Il Kruger National Park si trova nella zona a nord est della
nazione e confina a nord con lo Zimbabwe e a est con il Mozambico con i quali,
il 10 dicembre del 2000 è stato firmato un protocollo d’intesa per la
formazione del Great Limpopo Transfontier Park per condividere il territorio del Kruger con i
parchi: Limpopo National Park (Mozambico), Gonarezhou National Park – Manjinji
Pan Sanctuary – Malipati Safari Area (tutti in Zimbabwe). Quando la
condivisione sarà completamente attuata, il territorio avrà un’estensione di
35.000 km quadrati.
Al momento i parchi collegati sono: Kruger e Limpopo, da
quando nel 2002 è stata abbattuta una parte di recinzione che li univa e nel
2006 una seconda parte, agevolando così il passaggio fra i due parchi.
Negli ultimi due anni però, a causa di una massiccia
attività di bracconaggio il Sudafrica sta pensando di fare una marcia indietro,
e tornare ad erigere la recinzione. Se vuoi approfondire l'argomento (clicca qui).
![Bungalow-Mopani rest camp Mopani rest camp-Kruger national park](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYbiGes2S9wMH6F4pSnK-EklYFA8G6pHBosQfVkSqB3tGlcZyFWRM34dQkJ4dw4t1GZIpE7gSrdZJk1blTnxeumlxZmst1p0RENZKyK4WYApHcAdXr7beHMio93NtESf2QiY5z-5Y6mYA/s1600/Mopani+rest+camp.jpg)
Punto di forza del parco è la possibilità di fare safari in modo totalmente autonomo e alloggiando nei numerosi campi ben attrezzati, poter stare per lungo tempo facendo così l'esperienza di vivere immersi nella natura senza spese esorbitanti.
Non tutto il parco è aperto al self-drive, una parte è occupata da concessioni e riserve private con appannaggio esclusivo dei propri ospiti e seguendo criteri di gestione diversi da quelli nazionali, vi assicuro comunque che il territorio “libero” resta la parte maggiore, inoltre ci sono diverse aree del tutto non accessibili tenute volutamente chiuse al traffico per meglio salvaguardare il territorio. (mappa clicca qui)
Il Kruger si raggiunge facilmente da Johannesburg con collegamenti
aerei giornalieri su Nelspruit, Hoedspruit e Phalaborwa o con 4-5 ore di auto
nella zona meridionale e circa 7 in quella settentrionale. La parte meridionale
è la più visitata, essendo quella più facilmente accessibile, ed avendo la
maggior concentrazione di animali, ma il parco meriterebbe di essere esplorato
in tutta la sua lunghezza per poter meglio conoscere i vari ecosistemi, le
specie che li abitano e le loro abitudini. I mammiferi sono distribuiti su
tutto il territorio ma ogni specie predilige un determinato habitat.
Noi, in tre visite, lo abbiamo attraversato tutto. Da nord a
sud, non tutte le piste ma una buona parte e ci restano da percorre i 4
percorsi off road di cui vi parlerò a tempo debito. La prima volta direi che è
stata una toccata e fuga, le quattro notti passate all'interno del Kruger sono
servite a farci venire fin dal primo giorno l'irresistibile necessità di
tornare, anche perché devo dire, che non esistono molti siti che ti spieghino
bene come muoversi nei safari in self drive, come gestire al meglio la
giornata, che campi scegliere etc...etc...Forse perché la maggior parte dei
turisti stranieri dedicano veramente poco tempo all'esplorazione di questo
parco, mediamente non più di 2/3 notti poste all'inizio o alla fine di un
viaggio itinerante, e vi assicuro che in questo tempo se non si arriva ben
informati si perde almeno un giorno per capire come funziona il tutto! Per noi,
appassionati di natura e fotografia per quanto a lungo vi abbiamo soggiornato
non è mai stato abbastanza! Così ho pensato di fare un articolo dedicato solo
al Kruger, per poter spiegare, spero in modo abbastanza completo, cosa è, come
è strutturato, cosa si può fare all'interno e in quale modo. Probabilmente un
solo articolo non sarà sufficiente, c’è tanto di cui parlare!
TERRITORIO
Kruger est meridionale:
E’ caratterizzato da vegetazione rigogliosa per le abbondanti
precipitazioni che si riversano in questa zona; negli ultimi anni nella
stagione delle piogge si sono verificate consistenti alluvioni. Praterie intervallate
da fitti boschi con una grande varietà di alberi: acacie, salici del bush,
sicomori, mentre per quanto riguarda la fauna la fanno da padroni rinoceronti
bianchi, bufali e zebre.
Kruger centrale e orientale:
Racchiuso fra l’Olifants river a nord, che delimita il
confine fra regione del Limpopo e regione del Mpumalanga, e il Crocodile river
a sud, che crea una barriera naturale nella delimitazione del parco stesso, è
la patria dei predatori.
Le precipitazioni, mediamente intense, rendono il terreno fertile,
nelle ampie pianure che si trovano nella zona del Satara Rest Camp si
incontrano distese di pascoli intervallati da qualche acacia e alberi di
marula, habitat di impala, zebre, gnu, questa zona è famosa per gli
avvistamenti dei felini, soprattutto leoni che qui trovano prede in abbondanza.
Kruger settentrionale:
L’albero più diffuso è il mopane di cui gli elefanti sono
ghiotti, conseguenza la presenza massiccia di questo splendido animale,
soprattutto nella zona fra l’Olifants Camp ed il Letama Rest Camp.
Kruger estremo nord:
Da Punda Maria fino al confine con lo Zimbabwe, questa zona
si trova in fascia tropicale, qui i padroni di casa sono i maestosi Baobab e
durante l’inverno è molto frequentato dagli elefanti che vengono a pascolare
nelle praterie tra i fiumi Luvuvhu e Limpopo, in questa stagione è possibile
avvistare anche leoni e leopardi soprattutto intorno al Shingwedzi Rest Camp.
Paradiso per chi ama il birdwatching che può contare su un’elevata presenza di
avifauna con numerose specie non presenti in altre zone.
CLIMA
Sostanzialmente due sole stagioni: l'inverno che coincide
con la stagione secca, da maggio a settembre; l'estate, dove si concentrano le
piogge, da ottobre ad aprile. Dicono che l'inverno è la stagione migliore per
vedere gli animali, grazie alla vegetazione più rada e che non ci sono insetti,
tanto meno zanzare, che le giornate sono solitamente terse e piacevolmente
calde, le notti si caratterizzano da stellate indimenticabili, ma molto
fresche, con punte (rare) vicino ai 0 gradi. Noi siamo stati in estate, le
temperature notturne sono molto piacevoli mentre quelle diurne possono essere
veramente torride, con punte abbondantemente sopra i 40°, ma la nostra
esperienza è stata sempre positiva essendo abituati all’afa ferrarese il caldo
della savana non lo abbiamo trovato così fastidioso soprattutto perché
l’escursione termica fra il giorno e la notte fa sì che si riesca sempre a
dormire senza problemi, anzi, se si dorme in tenda spesso verso mattina serve
una coperta! Alla fine i momenti che
possono risultare fastidiosi sono le ore a cavallo fra le 11 e le 16 del
pomeriggio, ma se si impara a muoversi
in genere quelle sono le ore in cui ci si riposa presso i campi, in
piscina o negli alloggi. Le piogge, possono essere un vero toccasana, e i
temporali africani sono così coreografici e violenti da regalare fotografie
spettacolari. La vegetazione esplode,
per questo motivo la visione degli animali è più difficile, ma comunque
possibile, la savana è in fiore
(soprattutto da ottobre a dicembre) le acacie sono bellissime e profumatissime
gli alberi fanno i frutti (dicembre-febbraio), per gli amanti del birdwatching (osservazione degli uccelli) è un paradiso, ma non andate se avete la fobia degli insetti, in questo periodo sono al massimo della presenza, se invece siete amanti del genere potrete contare su macro spettacolari, farfalle notturne di ogni genere, coleotteri , insetti stecco e tanti altri… non conosco i cieli di agosto, ma quelli di dicembre non li scorderò mai…
gli alberi fanno i frutti (dicembre-febbraio), per gli amanti del birdwatching (osservazione degli uccelli) è un paradiso, ma non andate se avete la fobia degli insetti, in questo periodo sono al massimo della presenza, se invece siete amanti del genere potrete contare su macro spettacolari, farfalle notturne di ogni genere, coleotteri , insetti stecco e tanti altri… non conosco i cieli di agosto, ma quelli di dicembre non li scorderò mai…
E’ il periodo in cui avete più ore a disposizione per il
safari, poiché le porte dei campi aprono all’alba e chiudono al tramonto, in
questo periodo potete contare su 14 ore per girare liberamente anche se alla
fine le vostre uscite si concentreranno sulle ore del mattino dalle 4,30
apertura dei cancelli alle 10,30 più o meno e in quelle del pomeriggio generalmente dalle
16,00 alla chiusura dei cancelli alle ore 18,30.
Il nostro ultimo viaggio è stato ad aprile di quest’anno e
devo dire che è un periodo perfetto per andare, la stagione delle piogge volge
al termine, la vegetazione è meno rigogliosa che a dicembre, pur restando gli
alberi e le zone al limitare dei fiumi, piacevolmente verdi, il bush sta
ingiallendo e la savana inizia a prendere la colorazione tipica del periodo
secco, così la visibilità degli animali ne giova. Le giornate sono calde ma non
fastidiose (25/27 gradi), le serate sono influenzate dal caldo del giorno, se
la temperatura si è alzata molto (30/35 gradi), generalmente la sera si potrà
stare in maglietta e pantaloncini, ma possono esserci serate adatte alla manica
lunga e a volte anche ad una leggera felpa. La notte la temperatura scende
intorno ai 17/18 gradi, a volte un po’ meno, e si dorme benissimo con il panno
leggero. La mattina presto ovviamente è il momento più fresco della giornata e
non è difficile che serva il pantalone lungo e la felpina anche se appena il
sole si alza oltre l’orizzonte, ci si ritrova in canotta e pantaloncini!
Calando le temperature, calano gli insetti ed anche la
presenza di molti tipi di uccelli.
Potendo scegliere il periodo in cui andare io vi consiglio
questo, almeno fino a che non testeremo altri mesi…
MALARIA
La malaria nel Kruger è endemica tutto l'anno, ma da maggio
ad ottobre il rischio è quasi inesistente, io aggiungerei aprile, abbiamo visto
pochissime zanzare…(Secondo l'ente del turismo sudafricano, le uniche zone a
rischio sono quelle nel Kwazulu Natal da fine ottobre a marzo). Anche durante
la stagione delle piogge comunque, non è particolarmente elevato. Piove di più
a sud che a nord e poiché la malaria la si contrae più facilmente dove la
densità umana è maggiore, le regioni del nord sono meno a rischio di quelle
intorno a Skukuza. E' ovviamente impossibile fare previsioni esatte. In ogni
caso i sudafricani si riversano nel parco in qualsiasi periodo dell’anno con
tutta la famiglia, compresi bimbi in carrozzina e quelli con cui ho parlato mi
hanno confermato di non fare nessun tipo di profilassi poiché non erano a
conoscenza di nessun caso di malattia contratta in loco. In buona sostanza risultano rarissimi casi di malattia contratta. Personalmente, dopo una brutta esperienza di effetti collaterali avuta
diversi anni fa, non assumo più farmaci per la profilassi antimalarica e mi
affido a prodotti omeopatici, quelli potete farli sempre senza nessun tipo di
problema, oltre ad usare ogni possibile modo protettivo (colori chiari, maniche e pantaloni lunghi, repellenti vari, etc..etc..) E' vero che alcuni dei nostri centri
specializzati tendono a sopravvalutare il rischio, consigliando spesso terapie
che nel contesto del viaggio sono esagerate relativamente al minimo rischio
corso. Se dovete stare in area a rischio pochi giorni, e tenuto conto che è
un’area a basso rischio, spesso è meglio concentrarsi su una buona prevenzione
con abbigliamento adeguato, spray repellenti e quant’altro, piuttosto che
imbottirsi, iniziando diversi giorni prima di recarsi in loco e smettendo
diversi giorni dopo, di prodotti chimici
che possono danneggiarci in altro modo. Ci tengo a precisare, comunque che io non sono un medico e consiglio di informarsi presso gli ambulatori ASL della vostra città su cosa consigliano ed eventualmente di ragionare in base a quanto tempo restate in loco e su quanto avete attinto dalle informazioni varie e da lì decidere il da farsi. Vi lascio la mappa del rischio malaria di un sito sudafricano per le malattie in viaggio. MALARIA MAP
LIMITI DI VELOCITA'
50 km/h sulle strade asfaltate, 40 km/h su quelle sterrate,
ma i limiti massimi non consentono praticamente alcuna possibilità di fare un
serio safari. Abbiamo imparato che la velocità più adeguata è intorno ai 20-30
km/h, ed è bene fare frequenti soste per meglio guardarsi intorno anche con
binocolo. L'errore più frequente è quello di sottostimare le distanze e,
soprattutto, i tempi di percorrenza. Durante i safari prendetevi il tempo che
serve. Inoltre, il passaggio di animali è tale che solo a velocità
particolarmente ridotte è possibile evitare eventuali collisioni dalla
conseguenze sempre molto spiacevoli, anche nel migliore dei casi. Le collisioni
possono avvenire con animali di grossa taglia, ma si deve prestare molta
attenzione ad animali minori che possono attraversare la strada, come
tartarughe, lumache giganti, manguste, camaleonti (in aprile attraversano tutti
la strada!) ecc.
A BREVE VI RACCONTERO' QUALI SONO I NOSTRI CAMPI PREFERITI E COME CI PIACE VIVERE IL PARCO - STAY TUNED
A BREVE VI RACCONTERO' QUALI SONO I NOSTRI CAMPI PREFERITI E COME CI PIACE VIVERE IL PARCO - STAY TUNED
Informazioni utilissime :) quest anno un sacco di persone che conosco ci sono andate in viaggio di nozze :)
RispondiEliminaBuon weekend Bea!
Grazie x le info ci andremo adesso a dicembre come viaggio di nozze .
RispondiEliminaGrazie a te per essere passato sul mio blog, è sempre un piacere sapere che ciò che scrivi è utile ad altri.
RispondiEliminaVedrete che sarà un viaggio di nozze bellissimo.
Anche io sarò in Sudafrica a dicembre, arriverò il 25 e tornerò in Italia il 12 gennaio. Magari ci si incrocia ;)
Grazie per l'articolo, molto interessante. Hai scritto, poi, sui tuoi campi preferiti? Non sto più nella pelle!
RispondiElimina