sabato 7 giugno 2014

Safari per tutti!

Safari in Uganda























Come nei viaggi, anche nel safari c'è chi preferisce il fai da te e chi compra il pacchetto completo.
Noi siamo dei safaristi fai da te, sì anche in questo caso preferiamo la solitudine del self drive...
E' la formula che più ci calza a pennello, in cui avventura e libertà si sviluppano alla massima potenza.
Ci sono diverse possibilità e diversi livelli di difficoltà per questo tipo di safari.
Il più semplice, e quindi adatto ai principianti e ai bambini di qualsiasi età, è il self drive in Sudafrica, i parchi nazionali ben organizzati danno la possibilità di accedere anche con auto normale, ci sono sistemazioni comode in bungalow e aree camping, pensate che ci si può andare anche in camper, per chi ama il fuoristrada, ma senza esagerare, esistono percorsi dedicati di diverse difficoltà.
Se invece avete esperienza di guida in fuoristrada e sapete usare un navigatore satellitare potete cimentarvi in un safari più impegnativo recandovi in Botswana.
E se volete il safari più estremo, piantate la tenda nella natura (quasi ogni parco o riserva dispone di aeree attrezzate), sedete intorno al fuoco e per tetto…. milioni di stelle.
Attenzione però all’organizzazione, perché avventura e libertà non si trasformino in una brutta esperienza.
Foratura camper




Al di fuori del Sudafrica e della Namibia, che sono paesi “facili” da affrontare anche per chi non ha mai intrapreso viaggi fai da te,per gli altri paesi, prima di organizzare senza supporto di operatori del settore, è preferibile avere un minimo di esperienza in viaggi autonomi e consultarsi sempre con chi conosce già il paese oltre a prendere molte informazioni, assicuratevi che il buon senso vi accompagni sempre!












Se non siete degli intrepidi potrete scegliere il Kenya optando per safari accompagnati anche di pochi giorni alloggiando in lussuosi lodge o in un semplice campo tendato fisso, oppure partecipare a safari di gruppo di più giorni nei parchi del Botswana e della Tanzania, così come in Kenya o in Zimbabwe.
Due modi molto diversi di approcciarsi alla natura ma che hanno in comune l'amore e la curiosità per gli animali. Non sempre però si è preparati per questa esperienza, spesso mancano informazioni di base piuttosto importanti per poter godere del viaggio senza creare danni a se stessi e all'ambiente che ci circonda, e allora ho pensato di raccogliere qualche informazione per aiutare chi si accinge a partire:

Regole del safarista responsabile
Ci sono regole ufficiali da seguire durante un safari che sono stabilite dalle autorità competenti e locali, questo per ogni paese che visiterete.
Io mi limito a dare dei consigli generici per il rispetto dell’'ambiente sulla base delle mie esperienze.

Prima di partire:
Acquistate un manuale sugli animali e se, siete amanti del birdwatching, uno sugli uccelli vi aiuteranno a conoscere meglio abitudini e comportamenti delle creature che incontrerete. Ci sono due manuali molto ben fatti in vendita presso AIEA
Fate la valigia con indumenti dai colori neutri (beige, marrone, verde scuro etc…) comodi e di tessuti naturali, scegliete scarpe comode e se prevedete dei walking-safari portatevi degli scarponcini da trekking, per la sera un indumento caldo (pile o felpa).
Se il viaggio ha in previsione molti spostamenti in fuoristrada o in piccoli aerei, preferite borse morbide a valigie rigide.
Non dimenticate: binocolo, occhiali da sole, un cappello a larga tesa, la crema solare e ovviamente l’ attrezzatura fotografica.


















Durante i safari:
Non dimenticate che la vostra presenza in un parco o riserva è già una forma di intrusione, quindi le norme comportamentali dovrebbero servire a ridurre al minimo la vostra interferenza con l’ambiente.
Nel caso di safari accompagnati, cercate di ascoltare e rispettare sempre i consigli della vostra guida e/o autista ( in quanto esperti della savana e del comportamento degli animali).
Non chiedete di fare i fuoripista per vedere gli animali più vicino, perché, per non deludervi, il vostro autista potrebbe provarci sul serio con la conseguenza di rovinare la vegetazione ed invadere gli spazi dei padroni di casa. (Cosa che purtroppo succede molto spesso soprattutto in Kenya e Tanzania)
Evitate di fumare durante i safari, non si è mai visto un leone per quanto grosso e rilassato con una sigaretta fra le labbra!!! Potete fumare una volta arrivati al lodge, ma se proprio non potete farne a meno NON GETTATE IL FILTRO.
Non infastidite gli animali evitando di fare rumori inutili, urla, schiamazzi, evitate anche di fotografare utilizzando il flash.
Non cercate di dare da mangiare agli animali, le scimmiette, si sa, sono molto simpatiche, ma anche molto invadenti, se le invitate a prendere una banana ne vorranno mille e non sarà facile togliersele di dosso.
Vervet monkey























Non avvicinatevi troppo agli animali, di norma non si può uscire dall’auto, tranne che nelle aree segnalate, se decidete di farlo sapete che correte un grosso rischio, gli animali selvaggi sono imprevedibili e pericolosi, inoltre spesso dove tu non vedi nulla potrebbe esserci un felino in agguato!
Se siete in self drive: rispettate i limiti di velocità che di solito si aggirano sui 40 km/h, ricordate che gli animali hanno la precedenza assoluta, entrate ed uscite dai parchi solo attraverso i “gate” autorizzati, rispettate gli orari dei ingresso ed uscita dai parchi.
Non lasciate rifiuti in giro, anche se si tratta del torsolo di una mela, fate un sacco spazzatura e riportatelo al lodge.
Non raccogliete e portate via niente dai parchi, per esempio ossa, rami secchi, piante, semi, insomma niente proprio niente, tutto ciò che si trova sul suolo da un suo specifico servizio all’ ambiente in cui si trova.
Non acquistate prodotti derivanti da animali e/o piante protette per esempio avorio, pelli, conchiglie, ossa etc…
Safari con bambini:
il safari è un attività che piace molto ai bambini, ma è meglio tenere presente che, bambini particolarmente
vivaci possono avere problemi nel restare per troppe ore chiusi in un auto senza mai potersi muovere e saltare, inoltre potrebbero essere di disturbo per gli eventuali compagni di viaggio o addirittura fare scappare gli animali. Diversi lodge, soprattutto in Kenya, Tanzania, Botswana, non accettano bambini al di sotto dei 7 anni. Diverso l’atteggiamento dei parchi del Sudafrica ove spesso esistono spazi a loro dedicati. Sembrerà strano, ma molto probabilmente, la formula del self drive sudafricano è la migliore scelta per chi ha bambini, in special modo molto piccoli. Potete infatti muovervi più liberamente e organizzarvi in base agli umori di vostro figlio. Scegliendo per esempio di non allontanarvi troppo dal campo in modo da poter rientrare in caso di bisogni impellenti o scegliendo percorsi ove siano presenti aree di sosta e pic-nic!

  

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