mercoledì 3 aprile 2013

Viaggio in Irlanda....in moto! (raggiungiamo Belfast)


Siii!!!
Oggi c’è il sole, raggiungiamo Belfast velocemente e altrettanto velocemente il nostro navigatore ci conduce all’ alloggio.
Abbiamo solo mezza giornata per visitare la città e così lasciata Gajendra nel parcheggio del b&b, ci dirigiamo verso il centro città. Siamo capitati in pieno Gay Pride, un tripudio di colori! Figuratevi due appassionati di fotografia che si ritrovano in mezzo a migliaia di persone abbigliate nei modi più fantasiosi….ci divertiamo un sacco e ci dimentichiamo completamente di visitare la città.
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Però non ci dimentichiamo che è stato da pochi mesi inaugurato il Titanic Belfast e così proseguiamo per il Titanic Quarter dove non riusciremo a vedere la mostra perché i biglietti per la giornata sono esauriti (ho detto che è una vacanza sfortunata) però riusciamo a fare qualche scatto davvero bello della struttura.
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Per cena finiamo in una pizzeria, dove la pizza è davvero buona, il locale è strapieno e c’è tanta confusione così finito di mangiare non ci soffermiamo più di tanto al tavolo, lentamente rientriamo in camera.
Il giorno 5.......ci imbarchiamo...
Ho prenotato andata da Belfast, ritorno su Dublino con la Steam Packet Company, dove andiamo?
All'isola di Man!
Tappa voluta da Andrea, tributo dovuto all'isola dei motociclisti.....in realtà isola splendida, è un peccato che sia conosciuta solamente per il suo TT race. Merita più delle 2 notti che abbiamo fatto noi. Fatta una buona colazione e caricata la moto ci dirigiamo al porto di Belfast, il check-in chiude alle 10,00 e noi siamo perfettamente in orario. Non siamo di quelli ansiosi che arrivano con ore di anticipo, a volte capita, nella maggior parte dei casi però calcoliamo i tempi giusti-giusti. E a volte capita che ci sono delle sorprese!
"Lavori in corso"
Proprio così, al porto di Belfast stanno risistemando la viabilità, con effetto negativo sulla nostra tabella di marcia. Il quarto d'ora previsto per l'arrivo all'imbarco diventa mezz'ora perchè il giro allucinante che i cartelli "deviazione, deviazione, deviazione", che continuiamo a seguire e che non finiscono più, ci allunga la strada di un bel po', senza contare il fatto che continui ad avere l'ansia del: sarà la strada giusta? E non c'è nessuno...ma proprio nessuno a cui chiedere indicazioni, solo container e serbatoi, già che questa vacanza gira male, vuoi vedere che perdiamo il traghetto!
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Arriviamo giusti giusti al check-in, anzi, visto che la moto riesce a passare oltre le code, ci lasciamo dietro diverse auto e andiamo dritti all'imbarco che deve ancora iniziare. Pochi minuti e ci fanno salire, come sempre le moto hanno la precedenza, per chi non lo sa, è perchè ci vuole più tempo a sistemarle, soprattutto nei mari del nord bisogna ancorarle bene alla nave con cinghie o corde. Il traghetto è carino ha comode poltrone e salottini con divanetti, un bar, un angolo buffet self service per la colazione, spazio giochi per i bambini e un mini negozio con cianfrusaglie "TT race". Ci aspettano quasi 3 ore di traversata, prendiamo i nostri libri e ci mettiamo comodi, intanto, comincia a piovere. Siamo a Douglas verso le 14,00 la nostra stanzetta al quinto piano senza ascensore è veramente piccola ma è pulita e ha una vista meravigliosa.
DSC_0994 shl     DSD_0638 exp cropScopriamo di avere dei vicini, diciamo….un po’ particolari…. Sul tetto della bovindo su cui affaccia la nostra finestra, fa capolino una coppia di gabbiani. Nei prossimi 2 giorni ci faranno compagnia ogni volta che ci troveremo in camera. Figurarsi, noi amiamo così tanto gli animali da preferirli spesso alle persone, hanno fatto bingo! Sono troppo carini, se non li consideri picchiettano col becco sul vetro per chiamare e aspettano i biscottini! Vista la pioggia non riusciamo a farci il giro della TTrace, così restiamo a passeggiare per la città che ha un lungomare veramente bello. Douglas non è decisamente una meta a buon mercato, leggiamo alcuni menù esposti e scatta l’avvilimento o ti adegui al solito fish and chips, e quando torni a casa vai dal medico a controllare il colesterolo o ti sveni…..e ci scappa un logico ragionamento, ma loro come fanno? Abbiamo visto intere famiglie, dai nonni ai nipotini  a tavola con codeste pietanze, ma il loro organismo di cosa è fatto? Non hanno il colesterolo gli anglosassoni? E’ una specie da studiare, pensiamo che nel tempo abbiano subito un mutamento genetico che gli permette di digerire qualsiasi alimento grasso senza subire conseguenze! O forse il metodo è quello di allenare il metabolismo lentamente….abbiamo visto come fanno….danno ai bambini in carrozzina la patatina fritta da succhiare al posto della carota o del grissino, vi assicuro che l’ho visto coi miei occhi.
Fortunatamente, a forza di girare, troviamo un ristorante che sembra avere dei prezzi decenti, è italiano e noi non amiamo i ristoranti italiani all’estero, però i prezzi sono buoni e i piatti invitanti e si rivela essere una buona scelta. Questa sera ce ne andiamo a letto decisamente satolli, forse abbiamo esagerato a tavola….

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